Proctologia
Le patologie proctologiche più comuni e i trattamenti
Emorroidi
Le emorroidi sono strutture vascolarizzate normalmente presenti nell’ano. Quando si infiammano o si dilatano, possono provocare dolore, prurito e sanguinamento. I trattamenti variano in base alla gravità:
- Terapie conservative: Inizialmente, si possono usare pomate, farmaci e una dieta ricca di fibre per migliorare i sintomi.
- Legatura elastica: Per emorroidi di I o II grado, è possibile effettuare la legatura elastica, che prevede il posizionamento di anelli alla base delle emorroidi per farle cadere spontaneamente.
- Emorroidectomia: Per casi più avanzati (III o IV grado), può essere necessaria la rimozione chirurgica delle emorroidi.
Ragadi Anali
Le ragadi sono piccole lacerazioni della mucosa anale, dolorose soprattutto durante la defecazione.
- Trattamenti conservativi: Pomate e farmaci possono aiutare nei casi lievi.
- Sfinterotomia: Nei casi cronici, l’incisione parziale dello sfintere anale riduce la tensione e facilita la guarigione.
Fistole Anali
Le fistole sono collegamenti anomali tra il canale anale e la pelle. Solitamente derivano da infezioni.
- Fistulotomia: Consiste nell’apertura della fistola per permettere la guarigione dall’interno.
- Setone: Una tecnica che prevede l’inserimento di un filo per facilitare la chiusura della fistola.
Prolasso Rettale
Il prolasso rettale è la fuoriuscita di una parte del retto attraverso l’ano, spesso causata dalla debolezza dei muscoli pelvici.
- Rettopessi: Un intervento chirurgico che riposiziona il retto e lo fissa nella sua posizione normale.
- Resezione del retto: Nei casi più gravi, può essere necessaria la rimozione di una porzione del retto.
Visita proctologica: di cosa si tratta?
La visita proctologica è essenziale per diagnosticare e trattare le patologie dell’ano e del retto. Anche se può causare un po’ di ansia, si tratta di un esame veloce e indolore necessario per identificare disturbi proctologici in fase precoce e prevenire complicanze future.
Cosa aspettarsi?
Durante la visita, il medico specializzato raccoglierà informazioni dettagliate sulla storia clinica del paziente, i sintomi e le abitudini di vita. La visita fisica prevede un’ispezione dell’area perianale e un’esplorazione rettale digitale per valutare eventuali anomalie. Se necessario, potrà eseguire un’anoscopia, ovvero l’inserimento di un piccolo strumento per visualizzare l’interno del canale anale.
Anoscopia: Cos’è e Quando è Indicata
L’anoscopia è un esame diagnostico eseguito ambulatorialmente per visualizzare direttamente l’interno del canale anale. Durante l’anoscopia, il proctologo inserisce un piccolo strumento chiamato anoscopio, un tubo cavo di circa 5-6 cm, attraverso l’ano per esaminare le pareti interne. Questo esame è particolarmente utile per diagnosticare patologie come emorroidi interne, ragadi, fistole anali o polipi.
- Come si esegue: L’anoscopia è un esame rapido e indolore che dura pochi minuti. Il paziente viene posizionato su un fianco e l’anoscopio viene inserito delicatamente per permettere al medico di visualizzare la parte interna dell’ano e del retto.
- Quando è indicata: Viene raccomandata per valutare sintomi come sanguinamento anale, dolore, prurito o secrezioni, oppure in presenza di sospette lesioni visibili esternamente.
Anoscopia ad Alta Risoluzione (HRA): Utilizzata per identificare lesioni precancerose causate dal virus HPV. Questa tecnica, più avanzata, consente di ingrandire le immagini e individuare lesioni microscopiche.
Come prepararsi alla visita?
In genere è consigliabile effettuare un clistere qualche ora prima per facilitare l’esame. È importante portare con sé eventuali referti o esami precedenti e descrivere accuratamente i sintomi al medico. La visita ha una durata di circa 20-30 minuti e, al termine, il paziente può riprendere subito le sue normali attività quotidiane.
Screening Anale e Patologie Precancerose
Lo screening anale ha l’obiettivo di identificare precocemente lesioni preneoplastiche o cancerose. Nel nostro centro, utilizziamo l’anoscopia ad alta risoluzione (HRA) per i pazienti a rischio, offrendo un monitoraggio accurato e un approccio preventivo personalizzato. La diagnosi precoce è fondamentale per intervenire tempestivamente e ridurre il rischio di evoluzione verso forme più gravi.