Tumori del Pancreas
Cosa sono i tumori del pancreas?
I tumori del pancreas comprendono vari tipi di neoplasie che si sviluppano in questa ghiandola, responsabile della produzione di ormoni (come l’insulina) e di succhi digestivi. Tra le più comuni troviamo l’adenocarcinoma pancreatico (PDAC), un tumore molto aggressivo e a rapida diffusione.
Esistono anche le neoplasie cistiche, come i cistoadenomi sierosi e mucinosi e le Neoplasie Mucinose Papillari Intraduttali del Pancreas (IPMN), alcune delle quali possono essere maligne. Infine, le neoplasie neuroendocrine del pancreas (PanNEN), che possono essere funzionanti o non funzionanti, tendono ad avere una crescita più lenta, ma il loro comportamento varia.
A cosa serve il pancreas?
Il pancreas è una ghiandola lunga circa 15-20 centimetri, situata dietro lo stomaco. Si compone di tre parti principali: la testa, che è la parte che si trova vicino al duodeno; il corpo, la porzione centrale; e la coda, che si estende verso la milza.
Il pancreas svolge due funzioni principali:
- funzione esocrina, che consiste nella produzione di enzimi digestivi che aiutano a scomporre il cibo nell’intestino tenue
- funzione endocrina, che riguarda la produzione di ormoni come l’insulina e il glucagone, essenziali per regolare i livelli di zucchero nel sangue.
Il corretto funzionamento del pancreas è quindi cruciale sia per la digestione sia per il metabolismo del glucosio.
Quali sono i fattori di rischio per i tumori del pancreas?
I fattori di rischio sono diversi e variano a seconda del tipo di tumore.
L’adenocarcinoma del pancreas (PDAC), comunemente indicato come tumore del pancreas, è associato a:
- Età avanzata: La maggior parte dei casi si verifica dopo i 60 anni.
- Fumo di sigaretta: I fumatori hanno un rischio significativamente più alto di sviluppare il tumore del pancreas.
- Consumo di alcolici: L’alcol favorisce la pancreatite, che può promuovere lo sviluppo tumorale.
- Dieta e obesità: Una dieta ricca di grassi saturi e il sovrappeso sono associati a un aumento del rischio.
- Diabete: La presenza di diabete di lunga durata è stata collegata a un maggiore rischio di tumore al pancreas.
- Storia personale di pancreatite cronica: L’infiammazione cronica del pancreas può innescare la tumorigenesi.
- Storia familiare: Un rischio aumentato si osserva in persone con parenti stretti che hanno avuto il tumore del pancreas o condizioni genetiche predisponenti, come la sindrome di Lynch o mutazioni nel gene BRCA. Clicca qui per saperne di più sulle sindromi ereditarie.
I fattori di rischio noti per le neoplasie neuroendocrine del pancreas (PanNEN) sono soprattutto genetici e si associano alla presenza di sindromi genetiche ereditarie come la neoplasia endocrina multipla di tipo 1 (MEN-1) e la sindrome di Von Hippel-Lindau.
Quali sono i sintomi?
Le neoplasie del pancreas, in particolare quelle cistiche e neuroendocrine non secernenti ormoni, spesso non presentano sintomi evidenti. L’adenocarcinoma duttale del pancreas (PDAC), il tumore maligno più comune, tende a manifestare sintomi solo nelle fasi avanzate, rendendo la diagnosi precoce difficile. I sintomi più comuni includono:
- Dolore addominale o lombare
- Ittero (colorazione gialla della pelle e degli occhi)
- Perdita di peso inspiegabile
- Nausea e vomito
- Feci di colore chiaro e urine scure
- Perdita di appetito
Questi sintomi possono essere confusi con quelli di altre condizioni meno gravi, rendendo fondamentale un consulto medico per una diagnosi accurata.
Come prevenire le neoplasie del pancreas?
Non esistono strategie di prevenzione sicure per le neoplasie del pancreas, ma alcuni comportamenti possono aiutare a ridurre il rischio. Adottare uno stile di vita sano, che includa una dieta equilibrata ricca di frutta, verdura e cereali integrali, smettere di fumare, mantenere un peso adeguato e fare esercizio fisico regolarmente possono contribuire a ridurre il rischio di sviluppare un tumore maligno.
Esistono diversi tipi di neoplasie del pancreas?
Sì, le neoplasie del pancreas si dividono principalmente in:
- Adenocarcinoma duttale pancreatico (PDAC): È la forma più comune e aggressiva, originata dalle cellule che rivestono i dotti pancreatici.
- Neoplasie neuroendocrine del pancreas (PanNEN): Tumori più rari che originano dalle cellule endocrine del pancreas e possono essere funzionali (producono ormoni) o non funzionali.
- Neoplasie cistiche del pancreas: Le neoplasie cistiche del pancreas sono tumori caratterizzati dalla formazione di cisti. Possono essere benigni, ma alcuni presentano il rischio di trasformarsi in maligni.
Queste neoplasie includono:
- Neoplasie Mucinose Papillari Intraduttali del Pancreas (IPMN): tumori che si sviluppano nei dotti pancreatici e producono muco. Possono avere un potenziale maligno.
- Cistadenoma Mucinoso: Tumore cistico benigno, ma con un rischio di trasformazione maligna (Cistoadenocarcinoma Mucinoso).
- Cistadenoma Sieroso: Tumore cistico benigno.
- Neoplasie Pseudopapillare Solida: Tumore raro maligno che colpisce soprattutto le giovani donne.
Come si fa la diagnosi?
La diagnosi delle neoplasie pancreatiche si avvale di diverse tecniche di imaging radiologiche ed endoscopiche. Tra queste, vi sono l’ecografia, la tomografia computerizzata (TC) e la risonanza magnetica (RM), che forniscono immagini dettagliate dell’organo. L’ecoendoscopia è particolarmente utile per visualizzare con precisione il pancreas ed eseguire biopsie mirate. Gli esami del sangue, come il dosaggio del CA 19-9, possono essere utili come marker tumorali. La biopsia resta fondamentale per confermare la diagnosi e determinare la tipologia e il grado di malignità.
Come si cura?
Il trattamento delle neoplasie del pancreas dipende dal tipo, dalla localizzazione, dall’estensione e dallo stadio della malattia, nonché dalle condizioni generali del paziente.
Le opzioni terapeutiche per l’adenocarcinoma del pancreas (PDAC) includono:
- Chirurgia: È il trattamento principale per i tumori resecabili, mirato a rimuovere la massa tumorale.
- Chemioterapia: Utilizzata per ridurre la massa tumorale prima della chirurgia (terapia neoadiuvante), prevenire le recidive dopo chirurgia (terapia adiuvante) o trattare la malattia avanzata.
- Radioterapia: Può essere usata in combinazione con la chirurgia o la chemioterapia per ridurre la crescita tumorale o alleviare i sintomi.
- Terapie mirate: Approcci avanzati che agiscono su specifici bersagli molecolari (esempio: mutazioni gene BRCA),
Il trattamento delle neoplasie cistiche del pancreas varia in base al tipo e al rischio di malignità. Alcune di queste neoplasie possono essere monitorate nel tempo con controlli regolari (senza necessità di un intervento chirurgico), presso centri specializzati come il nostro. Nel caso in cui si evidenziano segni di malignità vengono trattate con la chirurgia.
Il trattamento delle neoplasie neuroendocrine del pancreas (PanNEN) può variare. In alcuni casi, si adotta un approccio conservativo, senza intervento chirurgico, ma con monitoraggio radiologico regolare presso centri specializzati. Tuttavia, in altre situazioni può essere necessaria la chirurgia o l’uso di terapie aggiuntive, come la chemioterapia, le terapie mirate o la terapia radiorecettoriale (PRRT). Ogni decisione terapeutica viene personalizzata in base alle caratteristiche del tumore e alle condizioni del paziente.
Clicca qui per saperne di più
Quali sono gli interventi chirurgici per il trattamento del tumore del pancreas?
Le principali opzioni chirurgiche dipendono dalla sede e dall’estensione del tumore:
- Duodenocefalopancreasectomia (Intervento di Whipple): Questo intervento è utilizzato per i tumori localizzati nella testa del pancreas e comporta la rimozione della testa pancreatica, del duodeno, della cistifellea e di parte dello stomaco.
- Pancreasectomia distale: Indicato per i tumori della coda del pancreas, questo intervento prevede la rimozione della parte terminale del pancreas e, in alcuni casi, della milza.
- Resezione palliativa: Nei casi in cui il tumore non è resecabile, la chirurgia può essere eseguita per alleviare i sintomi, come l’ostruzione biliare o intestinale, migliorando la qualità di vita del paziente.
Per alcuni di questi interventi, i nostri chirurghi sono in grado di utilizzare un approccio chirurgico mini-invasivo laparoscopico o robotico. Queste tecniche consentono l’esecuzione dell’intervento chirurgico tramite incisioni di meno di 1 cm consentendo ai pazienti di recuperare più rapidamente, con meno dolore e un minor rischio di complicazioni.